Gli anni passano e i testimoni diretti, ci riferiamo ai sopravvissuti ai campi di concentramento, sono sempre meno e fra non molto non ci saranno più.
Per non lasciare spazio all’indifferenza o al silenzio o alla negazione dei fatti occorre che anche le giovani generazioni conoscano quanto è successo.
L’Osservatore Dairaghese invita tutti alla lettura del Diario di Anna Frank (la Scuola Media di Dairago porta il nome della quindicenne tedesca morta in un campo di concentramento), alla lettura del romanzo “Se questo è un uomo” di Primo Levi, alla visione del film “La vita è bella” o a tanti altri esempi che parlano del dramma dei campi di sterminio e della Shoah.
Un invito per non dimenticare quanto è successo in modo che attecchisca ovunque il seme della pace e fratellanza tra i popoli!