Tutti colpevoli, maggioranza e minoranze, di una crisi di immobilismo che non ha precedenti nella storia amministrativa dairaghese. I ridondanti proclami della campagna elettorale da parte della maggioranza, si sono infranti contro il muro della dura realtà: incapacità, pressappochismo, faciloneria, incongruenza, irresponsabilità, impreparazione, nel segno di una ideologia superata che oggi non ha più nessun motivo di esistere, senza nessun futuro, che non ha mai dato buoni frutti dove è stata professata.
Il primo motto della maggioranza dairaghese è stato quello di versare addosso solo fango su tutti quelli che li hanno preceduti, è stato quello di non ascoltare mai nessun consiglio proveniente dall’esterno, è stato quello di fare trapelare il meno possibile sulla esatta situazione amministrativa, è stato quello di permettere qualsiasi situazione all’interno del proprio fortino come avere un consigliere delegato allo sport, nonché capogruppo che è sempre “uccel di bosco”, è stato quello di calpestare le legittime richieste delle minoranze, col rischio di cadere nell’antidemocrazia, nella irregolarità del rispetto dei regolamenti, quando chi oggi governa Dairago inveiva fino a ieri contro la precedente maggioranza tacciata di non essere democratica e di non rispettare i diritti delle opposizioni. In questo caso viene buono il proverbio che dice: ” FATE CIO’ CHE DICO E NON QUEL CHE FACCIO “.
Tornando alle promesse elettorali della maggioranza, l’Osservatore Dairaghese ha riletto il programma del gruppo “Civica Dairago”, perché dopo 3 anni circa di mandato, buona parte delle belle promesse che ci sono riportate, per le quali una parte dei cittadini dairaghesi ha dato il suo consenso, dovevano essersi concretizzate.
E invece:
PARTECIPAZIONE – non pervenuta
LA CITTA’ DEI BAMBINI – non pervenuta
TRASPARENZA E LEGALITA’ – ni
CULTURA, ASSOCIAZIONI, IDENTITA’ E VITALITA’ – non pervenuta
SCUOLA – non pervenuta
GIOVANI – non pervenuta
SPORT – non pervenuta
SERVIZI E POLITICHE SOCIALI – ni
COMMERCIO – non pervenuta
SICUREZZA – non pervenuta
AMBIENTE – non pervenuta
URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI – ni
MOBILITA’ SOSTENIBILE – non pervenuta
BILANCIO COMUNALE – lasciamo perdere
L’Osservatore Dairaghese ricorda all’amministrazione comunale che una parte dei cittadini dairaghesi ha dato loro la fiducia per fare le cose scritte sul programma preparato tra un caffè e l’altro e non per infangare le precedenti amministrazioni (forse una scusa per mascherare la propria incapacità nel governare?) che al contrario di cose positive per Dairago ne hanno fatte e tante.
Per quanto riguarda il discorso minoranze c’è poco da dire, perché hanno fatto poco o nulla su quello che ci si aspetta da chi fa opposizione. Come si deve essere in grado di governare, così si deve essere in grado di farsi rispettare e di controllare l’operato della maggioranza e opporsi in qualsiasi modo e sede se i diritti di mettere in discussione il lavoro della giunta vengono calpestati, così come la scarsa considerazione e rispetto che la maggioranza dimostra nei confronti delle opposizioni.
A farne le spese di tutto ciò è il paese che si trova in una situazione di preoccupante immobilismo, di scarso interesse da parte dei cittadini su quello che accade nel palazzo e nelle oscure stanze.
Possiamo affermare con sommo rammarico che questa amministrazione tutta, ha ridotto Dairago a paese quasi esclusivamente abitativo, povero di partecipazione, contatti, integrazione, aree verdi che si possano chiamare tali, negozi, servizi, ecc.
Cittadini dairaghesi se non volete un paese dormitorio bisogna svegliarsi, lamentarsi serve a poco e, se non si è fatto nulla, neppure partecipando, è anche colpevole e scorretto. Che Dairago diventi un dormitorio dipende soltanto dalla volontà di chi ci abita.