Archivio mensile:novembre 2018

PERDO I PEZZI….

pinocchio e il braciere

La maggioranza dell’amministrazione dairaghese perde un altro pezzo. Dobbiamo dire che l’Osservatore dairaghese è molto soddisfatto che due consiglieri di maggioranza abbiano preso le distanze da questo modo di amministrare.

Il dilettantismo amministrativo dimostrato oltre all’incapacità dell’amministrare da un lato e soprattutto le promesse non mantenute e le speranze disattese dei cittadini dairaghesi, hanno portato a questa preoccupante situazione d’insicurezza del futuro amministrativo dairaghese.

SARA’ BELLO VIVERE A DAIRAGO FORSE….DOPO IL 2021mnmmmmmmv

IL PRINCIPIO DELL’AZIONE…SENZA REAZIONE…

Le azioni si promuovono senza improvvisare e con la convinzione di agire seriamente e non tanto per fare.

Messaggio per gli SPROVVEDUTI:

Se continuate a meditare nelle oscure e segrete stanze su documenti mai terminati e finiti mai, non andrete da nessuna parte.

Risulta l’applicazione perfetta del principio – paradosso – nonsenso – insensatezza, i cui termini in antitesi si elidono a vicenda: ad esempio prefissarsi di spedire documenti mai seriamente iniziati e mai convincentemente terminati.

Quali documenti?

Siamo nel TEATRO DELL’ASSURDO!!!

Uscite dalle stanze in cui non siete mai entrati (mentalmente) con un’azione (richiesta di dimissioni) mai seriamente preparata e mai ufficialmente portata a termine.

Ora c’e’ chi dice che e’ cosi’ e chi dice il contrario di tutto!!!

Questo succede quando ci si improvvisa e non si sa veramente come muoversi ufficialmente!!!

E’ IL TEATRO DELL’ASSURDO!!!

L’Osservatore Dairaghese invita i cittadini dairaghesi, quando verranno chiamati di nuovo alle urne, di tenere a memoria questo penoso, scandaloso, e inconcludente comportamento dei nostri bravi amministratori sia di maggioranza che di minoranza, che giocano ad amministrare con si amministra una: ” CITTA’ DEI BAMBINI”.

La-Città-dei-Bambini-672x372

SIGNIFICATO DI SPROVVEDUTO:

“Che manca dell’esperienza, della preparazione culturale, delle capacita’ o doti intellettuali per affrontare adeguatamente certe situazioni o svolgere particolari compiti o capire determinati problemi”.

 

SPERIAMO SIA BELLO VIVERE A DAIRAGO …. DOPO IL 2021…

LINEE SPROGRAMMATICHE…A DAIRAGO…

logo-pagella

Anche questa volta il giudizio sul Sindaco di Dairago non raggiunge la sufficienza.

L’allegra gestione amministrativa dell’accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio risulta essere un disastro dopo circa metà del suo mandato. Le promesse elettorali cavalcate e sbandierate in pompa magna dalla lista civica di sinistra, sono rimaste tali.

D’altro canto cosa si può pretendere da una politica che anche in ambito nazionale ha combinato solo disastri?

L’ultima trovata dell’Amministrazione Rolfi è stata quella di rinnovare in Giunta per un solo anno, la convenzione con la scuola materna, senza che né il Presidente, né tantomeno il Consiglio dell’Istituto e udite udite nemmeno la Commissione Paritetica nata proprio per la discussione di questi problemi ne fossero messi a conoscenza.

QUALE DEMOCRAZIA?! QUALE  TRASPARENZA?!

Ci chiediamo e chiediamo: come mai la convenzione con l’asilo nido e’ stata rinnovata per ben 10 anni? Forse perché è comunale e non ente morale? O sotto sotto c’è qualcosa d’altro?

Che dire poi dei lavori nella palestra della scuola media, costati ai cittadini dairaghesi 190.000 Euro per la messa a norma, dove la documentazione attestante la regolarità risulta a tutt’oggi irreperibile e latitante?

Il colmo è che la maggioranza accusa le minoranze di rallentare i lavori semplicemente perché chiedono di visionare la documentazione della ristrutturazione della palestra.

In parole povere è stata concessa alle società sportive la possibilità di entrare in palestra con le vecchie normative. In questo caso non è chiaro come mai il Sindaco non si sia opposto.

 

elezioni-amministrative-2016-scheda-530274.610x431

Dove è finita la Consulta giovani?

Dove è finita la città dei bambini?

Dove è finita la ristrutturazione della piazza Francesco Della Croce dopo avere speso oltre 50.000 Euro per chiudere un buco?

Dove e’ finita la manutenzione programmata?

Dove è finito l’arredamento esterno del Municipio?

Intanto si continuano a convocare i consigli comunali alle ore più impensabili.

Da quando di quà la sede del Municipio è a gestione famigliare? Può un qualsiasi cittadino avere le chiavi del Comune? Se così fosse dobbiamo di nuovo sostituire le serrature.

Dove è finito il regolamento della casa delle associazioni?

Perché la Polizia Locale non controlla il parcheggio del Tigros divenuto di proprietà di persone di colore che alimentano il racket del carrello della spesa disturbando gli utenti del supermercato con un guadagno di circa 60 Euro al giorno a persona?

Quale è la situazione del rinnovo delle convenzioni con le società sportive che operano presso il centro sportivo dairaghese?

Che fine ha fatto la riqualificazione del centro del paese?

Che fine ha fatto il progetto della struttura polifunzionale?

Che fine ha fatto l’eliminazione delle barriere architettoniche?

Dove è finito il periodico comunale?

Per quasi 2 anni nessuno si è interessato all’allacciamento dell’acqua della fontanella presso il parco delle Rimembranze. Quando si decide di procedere ai lavori? Un giorno prima della commemorazione dei 100 anni dalla guerra del 15/18.

Per circa 6 mesi la casetta dell’acqua ha erogato acqua liberamente a qualsiasi cittadino del pianeta.

Può un consigliere di maggioranza assentarsi per mesi e mesi senza sentire la correttezza politica di cedere il posto a chi avrebbe forse più motivazioni e più interesse alla cosa pubblica e più rispetto verso i cittadini che lo hanno eletto? Tra l’altro stiamo parlando del Capogruppo di maggioranza: cosa aspettano il Sindaco e le minoranze a chiederne le dimissioni? Dobbiamo pensare a una complicità?

Un Capogruppo ha dei compiti ben precisi che vanno al di là della sola presenza ai Consigli comunali obbligatori. Resta il fatto che a Dairago quando manca il Capogruppo di maggioranza, l’attività politica delle commissioni e dei consigli comunali si blocca.

A questo proposito il Sindaco dovrebbe riconoscere visto come procedono le cose, a tutti i consiglieri il diritto di assenza prolungata.

E le minoranze dove sono finite? Quando pensate di intervenire? C’e’ un enorme abuso di autorità e voi non ve ne accorgete? Perché fingete di non vedere? Invece di stare nelle buie stanze a vedere e rivedere lettere fantasma che non vengono mai spedite perché non vi mettete a svolgere seriamente il lavoro per cui siete stati eletti?

 

 

REI_VI_d0

Speriamo che tutto ciò possa interessare ai cittadini dairaghesi e li faccia riflettere sulla situazione disastrosa che si è venuta a creare a Dairago.

SARA’ BELLO VIVERE A DAIRAGO…DOPO IL 2021…

 

1914-2018 CENTO ANNI FA LA GRANDE GUERRA…

 

 

GRANDE-GUERRA_2303

 

IL PIU’ GRANDE CONFLITTO MAI VISTO, UNA CARNEFICINA CHE SCONVOLSE IL MONDO CAMBIANDONE IL DESTINO.

L’estate del 1914, cent’anni fa, segnò l’inizio della Prima guerra mondiale, il più grande conflitto mai visto, una carneficina che coinvolse quasi tutti i continenti, gran parte delle Nazioni e dei loro abitanti, cambiandone per sempre il destino. Tante e tali sono state  le novità, le implicazioni, le conseguenze di quel conflitto conclusosi nell’autunno 1918 che solo ad un secolo di distanza il mondo sembra uscire dai solchi che produsse.

Quando furono firmati gli armistizi tra i belligeranti, le vittime si contavano a decine di milioni, mentre i sopravvissuti dovettero adattarsi ad un mondo nuovo e fortemente instabile. Crimini e orrori in vasta scala, armi nuove e micidiali, indifferenza per le spaventose perdite militari e civili hanno accomunato quasi tutti i numerosi fronti aperti.

L’Italia entrò in guerra nel 1915, 24 maggio. Paese povero e impreparato, si trovò presto in trincea per difendere il proprio territorio.

La disfatta di Caporetto nell’ottobre 1917 fu il momento più difficile, ma la resistenza sulla linea del Piave consentì la riscossa fino alla resa degli austriaci a Vittorio Veneto il 4 novembre. L’entusiasmo per la vittoria durò poco, tanti e tali erano stati i sacrifici imposti al Paese. Un mondo era finito, e la nuova era si presentava assai fosca.

 

100_anni_prima_guerra_mondiale