La partita che si sta giocando tra il Comune di Dairago e l’Associazione Unione Sportiva Dairaghese Calcio non ha vincitori. Sta riservando a tutti i cittadini tanta tristezza.
ED I RAGAZZI SONO LI’ CHE GUARDANO.
L’Osservatore Dairaghese e’ andato a leggere l’ultimo articolo apparso recentemente su un giornale locale al fine di dare un contributo alla convivenza civile e quindi alla democrazia.
Sul giornale l’Amministrazione commenta la decisione presa dal Consiglio Direttivo dell’US Dairaghese Calcio di non comunicare all’Amministrazione i nominativi dei genitori dei ragazzi e dei bambini tesserati.
La richiesta era stata avanzata la settimana precedente dal Sindaco di Dairago al fine di poter entrare direttamente in contatto con le famiglie e organizzare un incontro informativo “per illustrare le azioni di propria competenza che l’Amministrazione ha intrapreso e intende intraprendere in merito agli interventi sull’impianto sportivo richiesti in sede di Consiglio comunale dalla stessa Associazione”.
L’Osservatore Dairaghese ritiene corretto l’atteggiamento assunto dal Consiglio Direttivo della Societa’ US Dairaghese Calcio.
PERCHE’?
Esiste una Convenzione sottoscritta dal Comune e dalla Associazione US Dairaghese Calcio per la gestione degli impianti relativi al gioco del Calcio.
E’ corretto quindi che le problematiche inerenti gli interventi sull’impianto sportivo siano discusse tra il COMUNE ed i legittimi rappresentanti dell’ASSOCIAZIONE.
I genitori dei ragazzi e bambini tesserati possono essere invitati all’incontro con l’Amministrazione da parte della Direzione dell’Associazione poiche’ non sono i responsabili diretti non avendo contratto nessun accordo con il Comune. Coloro che rispondono al Comune e quindi ai Soci della gestione dell’Associazione sono i componenti del Direttivo in quanto legittimi rappresentanti scelti dai soci dell’Associazione stessa.
D’altra parte se gli interventi sull’impianto sportivo sono stati richiesti in sede di Consiglio Comunale dall’Associazione stessa e’ giusto che sia la stessa Direzione dell’ US Dairaghese Calcio ad essere informata. Se la Direzione riterra’ utile coinvolgere contemporaneamente anche i genitori sara’ una sua decisione (cioe’ della Direzione) contattare direttamente anche i genitori dei tesserati.
Se il Comune desidera contattare direttamente i genitori significa che NON HA FIDUCIA NELLA DIREZIONE DELLA US DAIRAGHESE CALCIO CON LA QUALE HA FIRMATO LA CONVENZIONE.
SE NON C’E’ FIDUCIA LA CONVENZIONE NON HA RAGIONE DI CONTINUARE AD ESISTERE.
L’AFFERMAZIONE “SENZA DIALOGO NON PUO’ ESSERCI DEMOCRAZIA” NON E’ CORRETTAMENTE UTILIZZATA IN QUESTO CONTESTO.
E’ vero che la democrazia si fonda sul dialogo tra le persone, ma e’ anche vero che il dialogo deve avvenire tra le parti coinvolte nel processo democratico.
In questo caso il dialogo deve esserci innanzitutto tra l’Amministrazione Comunale e i legittimi rappresentanti dell’Associazione che ha sottoposto al Comune i problemi sollevati anche dai genitori dei ragazzi e bambini tesserati.
Si prenda ad esempio il settore della scuola.
L’Amministrazione Comunale prepara gli interventi per il Piano Diritto allo Studio non dopo avere incontrato tutti i genitori dei bambini e dei ragazzi della Scuola ma dopo aver ricevuto un elenco di necessita’ preparato dal Consiglio di Istituto che rappresenta leggittimamente tutti i genitori.
L’Osservatore Dairaghese consiglia a chi si sta adoperando per risolvere il problema di non insistere sulla forma (incontrare i genitori dei ragazzi e dei bambini) ma sulla sostanza (risolvere i problemi segnalati) dimostrandosi disponibile ad incontrare coloro che sono disponibili a collaborare per risolvere il problema (la Direzione dell’Associazione con o senza i genitori interessati).
Cosi facendo si dimostra di lavorare per il bene di tutti e quindi anche dei nostri ragazzi.
La democrazia ha bisogno del coraggio da parte di tutti a comiciare dai piccoli gesti che si possono compiere ogni giorno.
FORZA E CORAGGIO.
UNA PARTITA NELLE MANI DEGLI ADULTI CHE SOLO GLI ADULTI POSSONO VINCERE.